Saper presentare e/o spiegare i GDT

Ciao.
Sempre più spesso (e sempre in più di noi) ci ritroviamo a dover presentare e/o spiegare i GDT.
Modestamente, io penso che farlo efficacemente e brillantemente non sia cosa da tutti, o meglio, che non sia una capacità "innata" o presente di "default" in tutti noi giocatori e nemmeno sono convinto basti l'esperienza, pur di per sè risultando un elemento certamente importante.
Credo, quindi, che se lo si vuole fare BENE, ci si debba, in qualche modo, "addestrare", seguendo una metodica che si può certamente definire per passi.
Innanzitutto: che vuol dire farlo BENE?
Per me farlo BENE, dal punto di vista dell'interlocutore, significa principalmente agire in modo tale da:
- stimolare interesse o, almeno, curiosità (vale principalmente per la presentazione),
- non tralasciare NULLA del regolamento (pur nella sintesi che, a volte, è necessaria) in modo tale da evitare contestazioni ex-post o, peggio ancora, figure "barbine".
Poi bisognerebbe considerare anche i contesti nei quali si opera, che possono essere, a mio avviso, sostanzialmente due:
- nei confronti di neofiti, sia durante l'attività ordinaria che, soprattutto, durante eventi promozionali;
- nei confronti di "gamers", in qualsiasi circostanza.
Entrambi richiederebbero approcci che penso debbano essere necessariamente diversificati, ponendo l'accento più sulla PRESENTAZIONE nel primo caso, e sulla SPIEGAZIONE nel secondo. Commisurando adeguatamente i due aspetti, adattandoli di volta in volta a seconda di chi ci si trova davanti, ed alla situazione ambientale in particolare.
Ed è proprio quando si tratta con gente "nuova" del giro, che la faccenda riveste "istituzionalmente" un'importanza decisiva e, di conseguenza, delicata (o quantomeno meritevole di un'attenzione ad hoc): sbagliare clamorosamente approccio, può significare far disamorare un potenziale appassionato!
Indovinarlo, viceversa, significa "accalappiarlo", con sua e nostra soddisfazione!!!
Per "istituzionale", chiaramente, intendo una modalità d'azione come appartenenti ad un'Associazione Ludica che ha come scopo proprio la divulgazione.
Ecco, allora, che qui potremmo sbizzarrirci in idee, proposte, suggerimenti, consigli e quant'altro (tratti anche dal web, laddove ci sono persone che affrontano la faccenda anche con piglio priofessionale!), per "autoformarci" e risultare, se possibile, più BRAVI nel fare questo "mestiere".
Senza remore o timori, purchè non ci si senta professori...
Che ne dite, ne possiamo parlare?

Ecco alcuni punti che applico quando spiego un gioco ad un neofita:

1) gli racconto di cosa parla il gioco; spesso noi (per disgrazia di NicolaM3) giochiamo coi german dove l'ambientazione è ininfluente, ma questo può essere un fattore negativo. Poi di mio cerco di metterci l'ironia e questo a volte funziona (galooo può testimoniare la reazione della ragazza a cui ho spiegato Targi, e credo ancora si ricordi il non siamo a Venezia)
2) racconto a grandi linee cosa bisogna fare (es prendi l'omino e lo mandi a lavorare)
3) spiego il regolamento nel dettaglio

poi, con sguardo da rapace, controllo che il regolamento non venga mai preso in mano, perché sarebbe sinonimo di dubbio e nel caso succeda mi fiondo a dare supporto.


Ovviamente con giocatore navigati il discorso è diverso, lì fondamentalmente si spiega il gioco e si cerca di paragonarlo ad altri per formale l'idea


Poi tutti noi abbiamo i nostri difetti caratteriali che a volte rischiano di inficiare una buona presentazione (io a volte vado giù troppo pesante con le battute).


Comunque ritengo che il livello medio della nostra associazione in quanto "spiegatori" è molto buono e vi posso assicurare che ne ho trovati alcuni, anche di pagati, che manco si avvicinavano al nostro livello.

Beh, come ben sapete, il mio target principalmente è rappresentato da bambini/ragazzini e con loro non ci sono metodi che puoi generalizzare. E' anche vero il fatto che sono riuscita a far sedere a giocare più adulti grazie ai loro figli che altrimenti.
Con persone più grandicelle io adotto il metodo completo ma sintetico, vale a dire che cerco di spiegare il regolamente nella maniera più veloce possibile, senza perdermi regole per strada naturalmente... e sempre in modo che venga capito... soprattutto coi neofiti ho notato che se ti divulghi troppo nelle spiegazioni iniziano a scazzarsi e perdi la loro attenzione.
Naturalmente non sono sempre rose e fiori, in fiera mi sono capitati una coppia di fidanzati (forse Arcavio ricorda lei ) a cui ho spiegato Super Fantasy... alla fine della spiegazione li ho mandati a giocare a Takenoko (e nella mia testa a quel paese ) perchè lei non riusciva a capire cosa doveva fare pur avendo capito le regole... almeno è quello che ha detto.
Comunque alla fine non siamo male come squadra di spiegatori, è normale che ci sia chi è più portato con i bimbi, chi con i neofiti e chi con i gamers più temprati anche se sarebbe bello che ognuno svelasse la propria tecnica di "seduzione"

Pure io inizio con una introduzione generale (la cui lunghezza e enfasi dipende dal tipo di giocatori e dal tipo di gioco) e poi parto a razzo con la spiegazione perfettamente lineare e sequenziale delle regole (metodo istruzioni ikea). Unica eccezione alla linearità è il spiegare molto brevemente all'inizio cosa fare per vincere, poi alla fine lo riprendo nei dettagli.
Cosa a mio parere fondamentale è simulare ogni regola con il materiale di gioco e con esempi.
Altro aspetto fondamentale sono le note strategiche, la prima volta che si affronta un gioco è utile darne qualcuna, ma senza esagerare se no chi ascolta si confonde e si annoia.

renberche, 13/11/2013 14:56:

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Poi di mio cerco di metterci l'ironia e questo a volte funziona (galooo può testimoniare la reazione della ragazza a cui ho spiegato Targi, e credo ancora si ricordi il non siamo a Venezia)

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Quella povera ragazza ha fatto una faccia tipo "macomesonofinitaqua?" durante tutta la tua spiegazione, xecondo me si era seduta al tavolo per riposarsi un attimo, non per provare giochi. Con quell'uscita veneziana però la sua espressione ha raggiunto l'apice.

Tornando in argomento, quando spiego i giochi seguo sempre la stessa logica:
- Breve introduzione dell'ambientazione con premura di spiegare chi rappresenta ogni giocatore nello scenario in questione e quale è il suo obiettivo in questa situazione. Se ci sono merci, tessere o carte che mettono ancora più in risalto l'ambientazione ne mostro alcune solo per far vedere che avremo a che fare effettivamente con elementi tipici di quell'ambientazione;
- Megaultraveloce accenno a come funziona il gioco in generale per far capire con quale materiale si avrà modo di interagire (dadi, carte, piazzamento lavoratori, blablabla);
- Megaultraveloce accenno a quali sono le modalità di vittoria (punti, soldi, blablabla)
- Spiegazione di ogni singola fase del turno di gioco (o delle azioni consentite dal giocatore nel proprio turno a seconda del gioco) nel dettaglio dopo averle prima elencate per far capire quanto durerà questa parte della spiegazione perchè di solito è la parte più pesante da ascoltare;
- Condizioni di vittoria nel dettaglio: dopo il punto precedente si ha un quadro generale quasi completo del gioco e si può quindi spiegare nel dettaglio chi vince, cosa fa punti a fine partita e cosa no e gigiatine inerenti a questa questione;
- Spiegazione di regole minori e eccezioni.

@Daniel: Non concordo sull'amputazione delle manine dei giocatori che sfogliano il regolamento durante la partita, anche se la spiegazione è chiara se ho la possibilità di darci una sfogliata sono sempre contento, soprattutto nei primi turni di gioco se il gioco è a turni e fra una mia azione e l'altra c'è qualche minuto. Non tanto per risolvere dubbi quanto per dare un'occhiata a eventuali esempi, figure, consigli, sottolineature, riassunti che inevitabilmente rendono solo su carta e non a voce.

gaaalooo, 13/11/2013 17:54:

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renberche, 13/11/2013 14:56:

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Poi di mio cerco di metterci l'ironia e questo a volte funziona (galooo può testimoniare la reazione della ragazza a cui ho spiegato Targi, e credo ancora si ricordi il non siamo a Venezia)

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Quella povera ragazza ha fatto una faccia tipo "macomesonofinitaqua?" durante tutta la tua spiegazione, xecondo me si era seduta al tavolo per riposarsi un attimo, non per provare giochi. Con quell'uscita veneziana però la sua espressione ha raggiunto l'apice.

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Intanto abbiamo letteralmente dovuto mandarli via in quanto non si alzavano più dal tavolo per finire la partita

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@Daniel: Non concordo sull'amputazione delle manine dei giocatori che sfogliano il regolamento durante la partita, anche se la spiegazione è chiara se ho la possibilità di darci una sfogliata sono sempre contento, soprattutto nei primi turni di gioco se il gioco è a turni e fra una mia azione e l'altra c'è qualche minuto. Non tanto per risolvere dubbi quanto per dare un'occhiata a eventuali esempi, figure, consigli, sottolineature, riassunti che inevitabilmente rendono solo su carta e non a voce.

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Giusta osservazione, ma credo sia valida per chi, come te, è già avvezzo di giochi, mentre un neofita (parlo di chi crede che dopo il monopoli ci sia il risiko e che dopo il risiko i puzzle e dopo i puzzle le casse) non si mette a leggere il regolamento, ma tende piuttosto ad innervosirsi perché non capisce il gioco (ovviamente questa è soltanto la mia opinione ).

Wow, che bello vedere così tanto interesse su questo argomento! GRAZIE!

Ecco, piuttosto, mi piacerebbe che ci si concentrasse non tanto su come presentiamo o spieghiamo di solito noi, ma, in maniera più distaccata, su come si dovrebbe fare.
Perchè, salvo avere questa cristallina presunzione, non è detto che come lo abbiamo sempre fatto o lo facciamo sia il modo più "giusto"!

Par di capire, comunque, che quando ci si pone davanti un neofita, tutti abbiano detto che la cosa migliore è iniziare con una leggera e simpatica panoramica dell'ambientazione, di chi/cosa impersona il giocatore e cosa deve fare per vincere.

Cerco di farlo anch'io, e ritengo che sia, effettivamente, la cosa migliore (lo dice anche "TeoOh" Boca, di "recensioni minute").

Ad un primo impatto con queste caratteristiche le cose, viceversa, da evitare come la morte sono, secondo me:

- proporre da subito qualcosa di "slivellato" all'insù, rispetto alle conoscenze o esperienze ludiche della persona,

- proporre qualcosa di oggettivamente improponibile come numero di giocatori (es.: BANG o PERUDO in 3...),

- eccedere anche nell'illustrare quanto sopra (bastano 30 secondi),

- usare QUALSIASI tecnicismo (termini come "kingmaking", "downtime", "analisys paralisys" e via dicendo, ma anche, nell'illustrare le meccaniche, "piazzamento lavoratori", "draft", ecc.).

Dai... proseguiamo con l'analisi!

P.S.: Sono d'accordo con chi dice che, mediamente, NOI di ASGARD ce la caviamo. Tuttavia ritengo ci sia qualcuno che eccelle e da cui, personalmente, cerco di carpire ogni cosa per emularlo e migliorare. Ma non vi dirò chi nemmeno sotto tortura...

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Di sicuro non sono io... Secondo me vuoi copiare le danielate di un certo Daniel

Credo di essere l'esempio perfetto da non seguire

Tipo questo strano tizio mezzo sconosciuto? video

Canopus80, 14/11/2013 14:47:

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Tipo questo strano tizio mezzo sconosciuto? video

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Ciao.
No, nemmeno lui.
Ok, è il videorecensore per antonomasia, e sarà certamente bravissimo a spiegare (n.d.r.: apparire nel farlo ottimamente su un video registrato, a mio modesto parere, non equivale a saperlo fare altrettanto bene "live"), ma il mio "modello" è un altro, visto all'opera direttamente più volte.
Massù, non voglio risolvere il mistero: non è di questo che stiamo parlando qui!